Come sistemare i fiori sulla mensa

Agli ostiari delle comunità neocatecumenali viene trasmesso come sistemare i fiori sulla mensa per la celebrazione dell'eucaristia.

Ci possono essere tradizioni diverse, dovute anche all'inculturazione del Cammino Neocatecumenale nei vari paesi. Abbiamo però provato a raccogliere alcune indicazioni di base comuni per tutti, senza che ciò intenda contrastare quanto trasmesso. Partiamo però dalle indicazioni del Messale Romano e dal significato dell'addobbo floreale sulla mensa.

i fiori sulla mensa cammino neocatecumenale

Il Messale Romano

L'Ordinamento Generale del Messale Romano, al n. 305, auspica che "L'ornamento dei fiori sia sempre misurato". Gli altari, anche nelle maggiori solennità, non devono mai essere trasformati in serre di fiori, perché all’ornamento dello spazio sacro si addice meglio la discrezione e il buon gusto.

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Il significato dei fiori

Il fiore indica nella tradizione biblica la vulnerabilità delle creature (ls 40,6), la sua bellezza fugace che può - proprio come dei fiori - essere offerta in testimonianza di amore e al suo mistero.
Il fiore è reciso, dunque sacrificato, e sull’altare va posto solo ciò che si consuma, come le candele che bruciano. I colori, il profumo, l’armonia di un’equilibrata composizione dispongono l’animo dei
presenti.

Come sistemare i fiori sulla mensa

I fiori recisi, dunque, possono essere disposti sulla mensa lungo tutto il lato anteriore e per quasi tutta la lunghezza dei due lati laterali, comprendendo anche i ceri. I fiori vanno disposti in modo che sia l'assemblea che chi presiede vedano la composizione, evitando quindi composizioni la cui bellezza e armonia si veda solo dalla parte anteriore.

E la frutta?

Inteso il significato del fiore reciso da sistemare sulla mensa, risulta evidente che ogni altro elemento sia, in generale, superfluo all'allestimento della mensa, che non deve diventare una mensola su cui appoggiare di tutto.
Vi sono però dei casi, come nelle celebrazioni delle prime comunioni in parrocchia, nei quali si usi un allestimento che preveda spighe e grappoli d'uva, per sottolineare l'origine delle offerte, frutto della terra e del lavoro dell'uomo, che diventeranno le specie eucaristiche.
Anche per la Veglia di Pentecoste i fiori vengono accompagnati con le primizie della stagione. La Pentecoste ebraica, infatti, era una festa di ringraziamento al Signore per il raccolto del frumento.
Se dunque l'utilizzo delle primizie sottolinea un tempo particolare non è opportuno che la frutta sia una consuetudine.


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